Alluvione

Aggiornato il: 27/06/2023

Cosa si intende

Le alluvioni sono tra le manifestazioni più tipiche del dissesto idrogeologico e si verificano quando le acque di un fiume non vengono contenute dalle sponde e si riversano nella zona circostante arrecando danni a edifici, insediamenti industriali, vie di comunicazione, zone agricole.
Il rischio idraulico, e più precisamente il rischio di esondazioni con conseguenti situazioni di allagamento, è senza dubbio il rischio a cui il territorio del nostro Comune è più esposto.

Cosa fare in caso di alluvione

Sapere se la zona in cui vivi, lavori o soggiorni è a rischio alluvione ti aiuta a prevenire e affrontare meglio le situazioni di emergenza.
Ricorda che, durante un'alluvione, l'acqua può salire improvvisamente anche di uno o due metri in pochi minuti.

Se sei in un luogo chiuso, ricorda di:

  • Non scendere in cantine, seminterrati o garage, ma sali ai piani superiori;
  • evitare l'ascensore;
  • chiudere il gas e disattivare l'impianto elettrico;
  • non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati;
  • non bere acqua dal rubinetto (potrebbe essere contaminata).

Se sei all'aperto, ricorda di:

  • Raggiungere rapidamente l'area vicina più elevata;
  • evitare di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d'acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento, rischiando così di rimanere intrappolato;
  • limitare l'uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.

Per approfondire consulta il sito della Protezione civile nazionale.

Situazione idrologica a Prato

Il territorio del Comune di Prato è attraversato da nord a sud dal fiume Bisenzio ed è delimitato dal torrente Ombrone Pistoiese (a Sud e Sud-Ovest) a dal torrente Calice (a Ovest). È attraversato, inoltre, da numerosi corsi d'acqua minori (la Bardena, il torrente Iolo, il Ficarello, la Filimortula, ecc.) i quali, proprio per le loro specifiche conformazioni, creano non pochi problemi relativamente al loro deflusso.

Più volte nel corso degli anni questi corsi d'acqua, soprattutto i torrenti Ombrone e Calice, hanno creato problemi a causa di esondazioni con conseguenti allagamenti più o meno vasti delle aree limitrofe. La situazione peggiore di allagamento a cui il Comune di Prato ha dovuto far fronte è stata nel 1966 durante la ben nota alluvione di Firenze (di cui è disponibile una galleria fotografica all’interno del sito).

Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (P.G.R.A.)

Al fine di ridurre, per quanto possibile, l'eventualità di allagamenti derivanti dalle esondazioni fluviali, l'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale ha redatto un apposito piano denominato "Piano di Gestione del Rischio Alluvioni" (P.G.R.A.) che va a sostituire la pianificazione precedente di rischio idraulico del Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.).

Finalità e scopi del P.G.R.A.

  • Assicurare un'analisi preliminare della pericolosità e del rischio alla scala del bacino o dei bacini che costituiscono il distretto;
  • identificare la pericolosità e il rischio idraulico a cui sono soggetti i bacini del distretto, con indicazione dei fenomeni che sono stati presi in considerazione, degli scenari analizzati e degli strumenti utilizzati;
  • definire gli obiettivi che si vogliono raggiungere in merito alla riduzione del rischio idraulico nei bacini del distretto;
  • definire le misure che si ritengono necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati, ivi comprese anche le attività da attuarsi in fase di evento. 

Livelli di pericolosità alluvionale

La pericolosità idraulica di una determinata area territoriale non dipende soltanto dallo specifico corso d’acqua che la interessa, ma deve essere valutata nel contesto complessivo del "bacino idrico" a cui il corso d'acqua appartiene. 

Il "vecchio" P.A.I. (tuttora in vigore per quanto concerne il "rischio frane") individuava "classi di rischio idraulico", mente il P.G.R.A. suddivide ogni territorio comunale in zone a "pericolosità da alluvioni" e zone a "rischio di alluvioni".

Per "pericolosità da alluvioni" si intende la probabilità di accadimento di un evento alluvionale in un intervallo temporale prefissato e in una certa area.
Per "rischio alluvioni" si intende la combinazione della probabilità di accadimento di un evento alluvionale e delle potenziali conseguenze negative per la salute umana, il territorio, i beni, l'ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche e sociali derivanti da tale evento. 

La pericolosità da alluvioni è divisa in 3 livelli:

  • P1 - Pericolosità bassa
  • P2 - Pericolosità media
  • P3 - Pericolosità elevata

Pericolosità alluvionale media (P2)

Si tratta di aree nelle quali sono possibili problemi per l'incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici ed alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi, la interruzione della funzionalità delle attività socio-economiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale.

Le aree classificate nel P.G.R.A. in categoria P2 ricoprono una superficie di circa 27,06 Kmq del territorio comunale, interessando una popolazione residente di circa 36.500 abitanti (*).
Si veda a tale proposito la specifica cartografia di scenario di rischio (Allegato 1 - Tavola "F") allegata alla Pianificazione Comunale di Protezione civile.

(*) Dati risultanti al luglio 2018

Pericolosità alluvionale elevata (P3)

Si tratta di aree nelle quali sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socio-economiche.

Le aree classificate nel P.G.R.A. in categoria P3 ricoprono una superficie di circa 15,18 Kmq del territorio comunale, interessando una popolazione residente di circa 9.300 abitanti (*).
Si veda a tale proposito la specifica cartografia di scenario di rischio (Allegato 1 - Tavola "F") allegata alla Pianificazione Comunale di Protezione civile.

(*) Dati risultanti al luglio 2018

 

Previsione e prevenzione

Per prevenire rischi alluvionali la Protezione civile richiede che i fossi di scolo siano mantenuti puliti e in caso di previsione di situazioni idrologiche critiche interviene chiudendo preventivamente, e per periodi limitati, i tratti delle piste ciclabili lungo i corsi d'acqua per evitare che le persone possano mettersi in pericolo.

Chiusura momentanea di tratti delle piste ciclabili

I tratti delle piste ciclabili che si trovano lungo il fiume Bisenzio vengono chiusi dalla Protezione civile del Comune di Prato ogni volta che si ritenga possa esserci pericolo per coloro che li percorrono.

Di solito ciò avviene quando il livello del fiume sale di circa 50-60 centimetri rispetto al livello standard, ma possono essere chiuse anche in via preventiva, quando le condizioni meteo fanno prevedere un possibile innalzamento del livello del fiume.
La stazione idrometrica di riferimento è quella denominata "Prato Città", che si trova in corrispondenza del Ponte Datini.

La chiusura dei tratti delle piste ciclabili viene disposta con ordinanza del Sindaco e comunicata attraverso queste pagine e tramite comunicati stampa inviati ai giornali locali.

Proprietari di terreni: obbligo manutenzione dei fossi di scolo

A seguito delle numerose precipitazioni piovose, sempre più frequenti e di elevata intensità sul territorio del Comune di Prato, è nata la necessità di mantenere pulite ed in perfetta efficienza le fosse di scolo dei campi per evitare ristagni di acqua.

Per questo motivo tutti i proprietari di terreni sono obbligati a tenere sempre in perfetta efficienza le fosse di scolo delle acque (ordinanza 2920 del 3.12.2010 19.98 KB File con estensione pdf).
La mancata pulizia dei canali di scolo comporta una multa che va da un minimo di 25 € ad un massimo di 500 €, come previsto dal Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000 (art. 7 - bis).

In caso di inerzia dei proprietari, l'Amministrazione potrà intervenire d'ufficio a spese del proprietario del terreno.

 

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