Cartografia del Piano di Protezione civile
La cartografia contiene vari allegati per comprendere gli scenari di rischio e le dinamiche operative
Già con la legge n. 225 del 24 febbraio 1992 si inizia a parlare di "nuova" Protezione civile intesa quale attivazione che esiste non soltanto "a seguito" di un qualsiasi evento calamitoso, ma che va ad influire in modo importante anche "prima" che l'evento stesso si verifichi. Per questo motivo, dunque, si parla di "Piano operativo" e non più di "Piano di emergenza", per sottolineare che sono molteplici le fasi in cui è necessario l'intervento della Protezione civile.
Questa consapevolezza nasce sia dalla presa di coscienza che gli eventi (sia naturali sia antropici) hanno caratteristiche di ripetitività, sia dalla consapevolezza che le fasi previsionali e preventive sono sostanziali affinché l'evento stesso abbia un impatto inferiore sulla cittadinanza e sulla vita sociale della popolazione. Non si deve, infine, tralasciare ovviamente l'importanza della successiva fase di soccorso e di ripristino della quotidianità.
La nuova normativa in materia (Decreto Legislativo 1/2018 "Codice della Protezione civile") conferma questa suddivisione delle fasi di Protezione civile: due antecedenti agli eventi (previsione e prevenzione) e due successive (soccorso e superamento dell'emergenza).
Per questo motivo il Piano operativo, oltre a contenere un'ampia parte descrittiva dell'inquadramento territoriale del Comune, si struttura in tre sezioni:
Consulta il Piano operativo (1.55 MB) della Protezione civile del Comune di Prato.
La cartografia contiene vari allegati per comprendere gli scenari di rischio e le dinamiche operative
Gli allegati operativi individuano le specifiche competenze e le procedure inerenti la prevenzione o le situazioni di emergenza